Casey Stoner è ancora oggi visto come una vera e propria riferimento in molti sensi nel MotoGP, e lui, un difensore nato di una maggiore «semplicità» nel MotoGP, ha ricordato i suoi tempi sulla Ducati Desmosedici GP7.
L’australiano è stato nel podcast Ducati Diaries dove ha ricordato che la moto ‘non era buona in praticamente nulla’, sottolineando che la sua forza e qualità si mostrava soprattutto dalla quarta marcia in avanti, e che era lì che questa era ‘nel suo elemento’.
Stoner aveva sottolineato anche la ‘stabilità in frenata’, e ha ricordato ancora le due situazioni in cui la Yamaha aveva praticamente concluso il contratto con lui ma avrebbe poi cancellato l’offerta, e lui è quindi andato alla Ducati, ma lì le aspettative non erano nemmeno le maggiori, come ha spiegato:
– Pensavo che se fossi riuscito a ottenere alcuni podi e forse una vittoria, sarebbe già stato un buon anno. La mia squadra ha fatto un lavoro incredibile, così come io. Abbiamo cercato di minimizzare le debolezze della moto e massimizzare i suoi punti di forza.
Per 15 anni il talentuoso pilota è stato l’unico a conquistare un titolo con il produttore italiano, fino a quando Pecco Bagnaia gli è succeduto per la prima volta nel 2022, poi nel 2023 e ora, nel 2024, è stata la volta di Jorge Martín, con i colori della Pramac Racing.
Di: António Mendes