La MotoGP è la classe regina del motociclismo, avendo le moto più avanzate tecnologicamente. Tuttavia, nonostante richiedano molto dal punto di vista fisico ai piloti, c’è chi considera che i molteplici aiuti dell’elettronica all’aerodinamica le abbiano rese troppo facili da guidare. Come ad esempio Casey Stoner.
In un’intervista al sito GPOne.com, l’ex pilota ha affermato: ‘Penso che sia qualcosa che si sta diffondendo nelle corse in generale, sta accadendo anche nel motocross, dove stiamo dicendo che la 450 è troppo difficile da guidare ed è troppo grande e potente. È supposto che lo sport motoristico sia con i migliori piloti sulla piattaforma più difficile da guidare, e in questo momento la MotoGP è troppo facile. Non hanno abbastanza controllo della moto. Gli ingegneri stanno facendo una differenza troppo grande’.
L’australiano è contrario alle ali e ai dispositivi di holeshot e regolazione dell’altezza, considerando che ‘stanno distruggendo le corse’, oltre a ritenere che ‘la moto di MotoGP è ora una delle moto più facili da guidare al mondo’. Confrontato con le recenti dichiarazioni di Andrea Iannone riguardo all’esigenza fisica della moto di MotoGP, Stoner ha risposto:
– Quando arrivi a metà curva, per l’uscita, più o meno tutti sono uguali, hanno tutti elettronica simile, quindi l’unico modo per fare una differenza è in frenata. A causa dei dispositivi di regolazione dell’altezza, arrivi in curva molto più veloce e il margine di errore è molto più piccolo. È per questo che vediamo tutti al limite sempre, e se commetti un errore di solito è una grande caduta.