La BMW ha pianificato, o almeno sviluppato, una moto elettrica da un po’ di tempo. Per quanto riguarda gli scooter, la linea dell’azienda di Monaco sta gradualmente crescendo dopo la prima C-Evolution e le seguenti CE 04 e CE 02 (quest’ultima presentata alla fine del 2023), ma per quanto riguarda le future moto elettriche, non ci dovrebbero essere molti ostacoli alla presentazione di un modello nei prossimi anni.
L’idea prende ancora più forza se guardiamo i disegni di un brevetto della BMW, presentati dai nostri colleghi di Cycleworld, in cui è chiaramente rappresentato un telaio monoscocca di moto che funziona anche come contenitore delle batterie, con il motore montato longitudinalmente e sotto la struttura.
L’idea non è del tutto nuova, né per BMW né – con alcune differenze – per altri marchi, ed è sicuramente un modo razionale per prevedere l’alloggiamento delle batterie e dell’elettronica di controllo senza che un cambio nel loro numero o dimensione (pensiamo, ad esempio, a un grande cambiamento tecnologico come quello che ci aspettiamo dalle batterie a stato solido) abbia un impatto sulla forma del telaio o dei supporti, richiedendo una ridisegnazione della struttura. La protezione in caso di caduta o incidente sembra essere anche molto importante.
Pertanto, un telaio praticamente modulare, che rafforza questo concetto con appendici avvitate che ospitano la testa di sterzo e il perno del braccio oscillante, per rendere questa soluzione adattabile anche a modelli di diverse estrazioni e segmenti.
Quindi, a differenza del prototipo E-Roadster, che aveva un telaio tubolare a traliccio a cui era collegata l’unità di trazione elettrica, secondo questo brevetto, con la semplice sostituzione dei “moduli” del tubo della testa e della struttura che ospita il perno del braccio oscillante, è possibile realizzare il telaio per una cruiser o una roadster, ad esempio, con notevoli vantaggi industriali. Come abbiamo accennato, una soluzione del genere era stata prevista – almeno concettualmente – nel prototipo Vision DC Roadster 2019 di BMW, che aveva i fissaggi delle sospensioni avvitati al blocco centrale costituito dalla combinazione telaio/batteria, ma poi, ovviamente, il progetto ha preso una direzione che scopriremo solo quando una moto elettrica a due ruote BMW sarà introdotta sul mercato.
Infine, è importante sottolineare che questa soluzione completerebbe un altro brevetto che vi abbiamo mostrato qualche tempo fa, che mirava a una moto elettrica di cilindrata media da inserire nel segmento attualmente occupato dalla famiglia G 310 prodotta in collaborazione con la TVS.
In sintesi, il futuro di BMW potrebbe essere quello di competere nel mercato delle moto elettriche con LiveWire, Zero, Can Am e Energica (per citarne solo alcune), da un lato, e con il crescente segmento delle “piccole”, che potrebbe anche avere un mercato significativo in Oriente.