Attualmente, il Mondiale di Superbike ha sei costruttori coinvolti e piloti di alta qualità. Tuttavia, c’è chi critica i modelli attuali della categoria, considerando che si sia allontanata dall’obiettivo di essere moto veramente derivate dalla produzione.
È il caso di Aprilia Racing e del suo direttore esecutivo Massimo Rivola, che secondo GPOne.com ha dichiarato al sito SPEEDWEEK.com: ‘L’unico futuro che immagino per il campionato è legato ai regolamenti Superstock. Dovrebbero semplicemente rimuovere gli indicatori di cambio di direzione e gli specchietti retrovisori e competere così, mantenendo la designazione. Questo è il messaggio che qualsiasi costruttore vuole inviare, poiché consente loro di vendere’.
L’italiano esclude che Aprilia partecipi al WSBK con le regole attuali, considerando inadeguato mettere a confronto moto con costi diversi e sembrare una categoria secondaria del MotoGP:
–Sarebbe necessario stabilire un tetto ai costi, perché è ridicolo permettere a moto da 45.000 euro di competere contro moto da 25.000 euro. Attualmente non siamo interessati a competere nel SBK, poiché sembra una categoria B del MotoGP. Non appena verranno adottati regolamenti adeguati, saremo molto felici di partecipare.