Il training del GP d’Indonesia di MotoGP è terminato, con Aleix Espargaró che ha stabilito un nuovo record in pista a Mandalika: 1m30,474s. In questo modo, è stato uno dei dieci piloti a guadagnare un posto nella seconda fase delle qualifiche di domani, insieme a Miguel Oliveira che è stato settimo.
Nelle prime tornate lanciate, Fabio Di Giannantonio (Gresini Racing/Ducati) si è imposto, con Jorge Martín (Prima Pramac/Ducati) al secondo posto. Si stava già girando più veloci rispetto ai migliori tempi del primo turno di prove libere, con Di Giannantonio a dettare il ritmo nei primi minuti.
Aleix Espargaró (Aprilia) si è piazzato al secondo posto e successivamente è salito in testa. Dopo dieci minuti, Miguel Oliveira (CryptoDATA RNF MotoGP Team/Aprilia) era terzo e Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha) quarto. Anche Marc Márquez e Joan Mir (Repsol Honda), così come Jack Miller (Red Bull KTM), stavano dimostrando di essere veloci e sono arrivati a essere tra i primi cinque.
Cambio di leader a 48 minuti dalla fine, con Viñales che passa davanti ad Aleix Espargaró, solo per invertire le posizioni istanti dopo. Con Martín già al terzo posto, la parte superiore della classifica è rimasta invariata per diversi minuti.
Mancavano 13 minuti alla bandiera a scacchi quando Aleix Espargaró ha rafforzato il suo vantaggio, avvicinandosi al 1m30s… prima di cadere alla curva dieci. Ne ha approfittato Viñales, che ha superato il compagno di squadra, così come ha fatto poco dopo Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team/Ducati). L’italiano ha addirittura stabilito un nuovo record di giro.
Negli attacchi consueti agli ultimi minuti del cronometro, la prima grande miglioramento è stato di Brad Binder (Red Bull KTM), che è arrivato secondo. Aleix Espargaró è diventato poi il nuovo leader, battendo Bezzecchi di 0,170s.
Fino alla fine non ci sono state altre modifiche significative. Binder è stato terzo, Viñales è arrivato quarto e Martín quinto. Marc Márquez, Oliveira, Di Giannantonio, Miller e Quartararo hanno anche ottenuto direttamente il passaggio alla Q2, a differenza del leader del campionato, Francesco Bagnaia (Ducati), che è arrivato 16°. L’italiano stava migliorando nel suo ultimo giro, ma ha commesso un errore alla fine.
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