La SR1 ADV 125 rafforza la sua presenza nella cilindrata che consente la guida con la patente di guida per automobili, dopo il debutto con la naked sportiva 125R, a cui è seguita lo scooter polivalente SR1 che continua a salire di posizioni nella classifica delle vendite.
Più precisamente, il nuovo scooter SR1 ADV ha molti punti in comune con il versatile SR1 da città-strada, di cui si basa, anche se presenta importanti modifiche che lo rendono ancora più interessante per un utilizzo CrossOver, che consente di uscire dall’asfalto per percorsi e piste senza troppa difficoltà.
Il design è ancora una volta firmato dal geniale designer italiano Massimo Zaniboni, abbandonando le forme morbide ed eleganti della SR1 a favore di una silhouette completamente nuova, con spigoli marcati che trasmettono una marcata aggressività. Sul frontale spicca il faro a doppia ottica rettangolare stretta in altezza, seguendo lo stile delle moto sportive di alta cilindrata. Ogni ottica integra fari LED ad alta intensità per luci abbaglianti e medie, con guide luminose sopra le ottiche a forma di ‘sopracciglia’ con un atteggiamento sfidante. È anche sul frontale che si trova la telecamera onboard di serie, con cui potrai immortalare i tuoi viaggi d’avventura preferiti e condividerli con i tuoi amici. Gli indicatori di direzione, anch’essi a tecnologia LED, sono fissati alla moto tramite supporti elastici, come nelle moto da fuoristrada.
Per completare la vista frontale della SR1 ADV, troviamo un parabrezza fumé regolabile in diverse posizioni di altezza tramite due pulsanti nel gruppo di interruttori sinistro.
Nella parte posteriore, il gruppo ottico a tecnologia LED adotta una firma luminosa che ci ricorda la sua ‘sorella maggiore’, la Voge SR4 Max, con una guida luminosa ondulata che aumenta la sua intensità quando si attivano i freni.
Si abbandona il carenaggio del manubrio a favore di un elemento in tubo a sezione variabile (più spesso nella zona centrale, per aumentarne la rigidità) che ricorda anche quelli utilizzati sulle moto da trail e enduro. Come sulle moto, il manubrio è fissato da un ponte che consente di regolarlo in diverse posizioni, per adattarsi all’ergonomia del conducente.
Davanti al manubrio c’è uno schermo a colori di grandi dimensioni, con molte più informazioni rispetto alla SR1. Per cominciare, è dotato di connessione Bluetooth con il telefono cellulare, mostrando sullo schermo l’indicazione di una chiamata in arrivo, insieme al relativo numero di telefono. Inoltre, include una navigazione GPS semplificata “turn-by-turn”, che indica con frecce e distanze la direzione da seguire per raggiungere la destinazione, senza distogliere troppo l’attenzione dell’utente. Il tutto è completato da un contagiri, un tachimetro con grandi cifre, contachilometri totale e parziale, indicatore di consumo, orologio e livelli grafici di carburante e temperatura del liquido refrigerante, con valore numerico e segnale di avvertimento di surriscaldamento.
La posizione di guida consente due posture diverse, con i piedi appoggiati sulle piattaforme orizzontali o inclinate. Tra queste piattaforme, su entrambi i lati, si trova il tunnel centrale, all’interno del quale si trova il serbatoio del carburante con una capacità di 9 litri, uno in più rispetto alla SR1, garantendo una maggiore autonomia nei viaggi “avventurosi”. Il coperchio attraverso il quale si accede al tappo del serbatoio si apre premendo un pulsante situato vicino al comando di accensione, controllato da una chiave di prossimità che include un pulsante per localizzare lo scooter e un altro per immobilizzarlo in caso di furto. Vicino al tappo del serbatoio si trova anche un altro per aprire il sedile e accedere al grande vano di carico con capacità per un casco integrale e altri piccoli oggetti. La capacità di carico si completa con un vano portaoggetti nella parte sinistra del parabrezza, all’interno del quale è presente una presa USB per la ricarica rapida.
Le sospensioni si adattano anche all’uso off-road, con una forcella con steli da 31 mm, che aumentano il loro escursione dai 93 mm della SR1 ai 121 mm di questa Voge SR1 ADV. Sul retro, vengono adottati nuovi ammortizzatori oleopneumatici con serbatoio separato per gas, che aumentano anche la loro escursione a 108 mm. Come conseguenza di questo aumento dell’escursione delle sospensioni, l’altezza minima da terra aumenta di 20 mm, per protezione contro le irregolarità del terreno, senza che ciò influisca sull’altezza della sella, che rimane a un accessibile 775 mm per qualsiasi statura.
Le ruote sono di nuovo disegno, con 10 stretti raggi che imitano le ruote a raggi, mantenendo le stesse misure di “ruote medie” da 14 e 13 pollici, così come la sezione dei pneumatici tubeless da 110/80 e 130/70, rispettivamente davanti e dietro, anche se ora con disegno misto per l’uso su strada/terra. Rimangono i freni a disco nelle misure di 240 e 220 mm, accompagnati da pinze galleggianti a doppio e singolo pistone, con sistema di anti bloccaggio ABS a doppio canale indipendente. Il modulatore ABS incorpora anche il controllo di trazione TCS per evitare slittamenti della ruota posteriore durante l’accelerazione su superfici a bassa aderenza.
Il suo compatto motore a corsa lunga è un’evoluzione di quello che la Voge SR1 ha introdotto, con raffreddamento a liquido (radiatore laterale) e un consumo di 2,2 litri/100 km.
La commercializzazione di questa nuova SR1 ADV è iniziata questo mese di maggio in due colori, grigio antracite e rosso, a un prezzo eccezionale di 2.987€, inclusi 5 anni di garanzia.