Jorge Lorenzo che ha condiviso molti anni al massimo livello con Marc Márquez durante la sua carriera nel campionato del mondo di MotoGP, ha parlato in dichiarazioni sulla mentalità di Marc durante questi anni.
L’ex pilota spagnolo in dichiarazioni per il podcast “The Wild Project” ha parlato di Marc e ha comparato la sua mentalità con quella dei suoi rivali nell’epoca in cui Lorenzo competeva.
– Non gli importava di farti uscire di pista. Come persona, è un tipo molto normale, di una città molto piccola. Ma in pista è un assassino. Ma come Pedrosa, Stoner, Rossi o io. Non gli importava di farci uscire di pista. Infatti, ha buttato fuori molti piloti nelle 125, nelle 250 e persino nella MotoGP. E ha pagato molte volte per questo. Era molto pericoloso come rivale, perché era l’unico che non si preoccupava di farsi male. Il resto di noi non voleva farsi male. Quando un combattente non si preoccupa di farsi male, è molto pericoloso. Beh, a lui non importava cadere, farsi male, rompersi qualcosa…
Ha aggiunto inoltre: ‘Era un “pitbull”: se stava male in pista o se la moto non stava andando bene, voleva comunque vincere. Non accettava di finire secondo o terzo. Pedrosa o Stoner, se avevano una giornata storta, prendevano i punti e pensavano alla prossima gara. Lui non lo faceva, voleva sempre vincere e quando si trova qualcuno così è difficile.’