Pochi o nessun dubbio a questo punto: Jorge Martín non dovrebbe essere più con il team Pramac Racing a partire dal 2025, con il pilota che ne ha parlato ancora una volta oggi ad Austin.
Il leader attuale del campionato mondiale di MotoGP ha detto molte volte che vuole essere un pilota di fabbrica e ha ribadito oggi questo desiderio dicendo: ‘Anche se la Pramac cambiasse [fabbricante], non credo che resterò qui’.
Il Martinator ha affrontato l’argomento in un momento in cui diversi rumors circolano nel paddock di MotoGP sul futuro della Pramac, dato che il contratto che il team ha con la Ducati non è stato (ancora) rinnovato, almeno per quanto si sa pubblicamente, anche se Gino Borsoi ha già detto a GPOne: ‘Praticamente tutto è già firmato, possiamo mettere fine a queste storie. Dovrebbe crollare il mondo affinché cambiassimo’.
Tuttavia, al giorno d’oggi i rumors continuano a circolare, collegando la Pramac alla Yamaha, ma accada ciò che accada, Martín ha chiarito che il suo desiderio è essere in un team di fabbrica. La Ducati conosce il #89 come nessun altro e ha il posto più ambito della griglia… e solo Pecco Bagnaia è assicurato.
Aprilia, secondo i rumors, avrebbe cercato di “attaccare” Fabio Quartararo che ha deciso di rimanere con la Yamaha, con i giapponesi che hanno un posto disponibile e la KTM ha anche Brad Binder assicurato.
La Honda ha ingaggiato Luca Marini con un contratto di due anni, ma c’è un posto disponibile, dato che Joan Mir non è ancora assicurato.
Qualunque cosa succeda, Martín sarà sicuramente uno dei piloti che potrà (e lo farà) agitare il mercato, dato che Aprilia ha ancora due posti vacanti, mentre Ducati, Honda, KTM e Yamaha dovrebbero avere, in teoria, un posto disponibile, ma con piloti come Martín e Marc Márquez (libero nel 2025), Enea Bastianini, Joan Mir, Maverick Viñales e altri come Pedro Acosta – che sta facendo un ottimo inizio di stagione – l’unica certezza è che alcuni pesi massimi della griglia dovranno accontentarsi di un posto in un team satellite. … o rischiare di restare a casa.