Il viaggiatore veronese Luca Falcon ha perso la vita in un incidente stradale in Angola. Secondo le prime ricostruzioni, sembra che non sia riuscito a evitare l’impatto con un camion che proveniva in direzione opposta e che, probabilmente, ha osato sorpassare senza accorgersi della presenza della moto. La notizia si è diffusa in tutto il mondo, nella comunità dei “world travelers”, scioccati da ciò che non vogliamo mai sentire: la perdita di un amico dal grande cuore. I compagni di viaggio si sono immediatamente messi in contatto tra loro per avvisare la sua famiglia, ma per Luca non c’era più nulla che potessero fare, l’impatto era fatale.
Luca era amato per la sua gioia e energia vitale contagiosa. Doni che gli avevano permesso, insieme alla sua moglie Giulia, non solo di ricominciare a viaggiare per il mondo dopo un grave incidente, ma anche di fondare il progetto di solidarietà Karma On The Road, con cui portano protesi in paesi africani come l’Angola per essere riutilizzate e con cui permettono ad altri che hanno avuto la sua stessa sorte di tornare a camminare. Nel 2016, ha avuto un grave incidente mentre tornava a casa dal lavoro sulla sua moto e è stato investito da un’auto. Quell’incidente ha completamente cambiato la sua prospettiva sulla vita. Costretto a letto per un anno, il suo sogno di tornare a guidare la moto sembrava essere stato completamente distrutto quando, dopo quaranta operazioni e due anni di riabilitazione, i medici hanno dovuto amputargli la gamba sinistra nel 2019. Molti avrebbero rinunciato, ma non Luca. La ricerca della protesi giusta e il processo di riabilitazione per rialzarsi e finalmente tornare a guidare una moto lo hanno fatto scoprire un mondo che non aveva mai conosciuto e hanno ravvivato una fiamma che non era mai stata spenta. Tornato in sella a una moto dopo enormi sforzi, si rende conto di quante persone nel mondo abbiano avuto problemi simili ai suoi ma non hanno la possibilità di avere una protesi. Per questo, Luca e Giulia hanno deciso di collaborare con la Legs4Africa, un’organizzazione britannica no-profit che recupera protesi da molti paesi europei e di tutto il mondo. Luca e Giulia hanno così fondato l’associazione Karma On The Road, attraverso la quale raccolgono protesi in Italia e, grazie alla rete di distribuzione della Legs4Africa, possono inviarle a vari centri di riabilitazione nell’Africa subsahariana. Un continente nero che continuano a visitare in moto: con la loro Africa Twin, la coppia Karma On The Road percorre spesso la rotta del sud, proprio per documentare le loro attività e mostrare come, con determinazione, coraggio e forza di volontà, sia possibile superare gli ostacoli più difficili.
Un altro ingrediente che non manca mai è l’ironia: Luca amava scherzare su tutto e soprattutto sul suo arto artificiale, sul quale non risparmiava mai battute, che fosse in un video su Instagram o in un’intervista dal vivo. Era il suo modo di rendere la diversità normale e ci riusciva in modo brillante. La sua allegria gli permetteva di affrontare anche i momenti più difficili del viaggio, come stava facendo in questa ultima traversata africana. Negli ultimi giorni, raccontava delle difficoltà che stava incontrando e dei sintomi della malaria. Non smetteva mai di minimizzarli e di mostrare il fascino della natura o la bellezza di viaggiare in queste terre selvagge.
Tutta la squadra giornalistica invia le proprie condoglianze alla sua famiglia.