Raúl Fernández ha concluso il Gran Premio del Giappone con una grande dose di frustrazione. Il pilota del CryptoDATA RNF MotoGP Team è stato penalizzato con un giro lungo a causa di una posizione errata della moto durante un cambio. La moto non era all’interno delle linee designate, il che ha portato alla penalizzazione.
Fernández non ha nascosto il suo disappunto affermando: ‘Non si tratta solo di perdere tre posizioni. Colpisce il duro lavoro di un team composto da più di 50 persone. È inaccettabile. Siamo nel miglior campionato e le regole che abbiamo sono, a volte, una barzelletta’, si è lamentato, prima di continuare con le critiche:
– Una barzelletta. Dobbiamo migliorare le maledette penalità. Puoi uccidere un pilota e ricevere un avvertimento, ma se chiudi una linea nella pitbox prima della tua, hai un giro lungo. Questo è una barzelletta.
Ma le critiche non sono finite qui: ‘Va bene, se lo fai per la prima volta e ricevi un giro lungo? Questa è una cosa stupida. Sono molto contento del lavoro che abbiamo fatto durante il weekend, lottando per i primi sei posti, ma la penalità non è stata la più corretta. Siamo nel ** del campionato MotoGP e a volte sembriamo dei bambini. Quando abbiamo più di 20 persone dietro di noi, non possono rovinare la nostra gara’.
Fernández era visibilmente infastidito dalla penalità durante la gara e si è chiesto: ‘Abbiamo il miglior campionato, con tutti i principali produttori. Le moto sono incredibili. L’influenza attuale del MotoGP è enorme. E per una questione così banale, riceviamo una penalità per un giro lungo?’.
E aggiunse: ‘La nostra posizione era finire sesto. Non passare da sesto a nono. È ovvio che le nostre prestazioni non sono un caso isolato, e siamo sempre lassù. Ma questo mi infastidisce. Ogni azione ha conseguenze diverse. Mi scuso, ma questo mi sembra surreale’.
Segue poi una spiegazione: ‘Entrando per cambiare moto, c’erano circa ottanta meccanici che si attraversavano. I meccanici con i pannelli si alzano più presto quando un pilota si avvicina. Stavo passando e ho visto un segnale di stop essere alzato invece di essere tenuto al suo posto. È per questo che sono andato in quella direzione. Altrimenti ci sarebbe stata una collisione nella corsia dei box’.