Brad Binder è stato uno dei protagonisti della gara di domenica, ma non per i migliori motivi. Abbiamo già riportato quiche il pilota sudafricano ha assunto la piena responsabilità della collisione con Miguel Oliveira, affermando però che non poteva fare nulla per evitare Luca Marini.
Il #33 della Red Bull KTM ha detto ancora durante il debrief che la situazione avrebbe potuto essere molto peggiore, ribadendo di essere sicuro che il problema dei freni non si sarebbe ripresentato – una volta che lo aveva segnalato al team in precedenza – dopo aver completato la gara Sprint senza problemi:
– Alla fine della giornata non importa cosa succede perché hai la responsabilità di non colpire nessuno in pista. Non siamo qui per mettere gli altri in pericolo. Ho avuto un momento in precedenza in cui i miei freni si sono aperti, ma non era successo in gara, quindi pensavo che i ragazzi avessero risolto il problema. La realtà è che se hai una forte scossa, si aprono. Posso dire che ho avuto molta fortuna perché anche con la leva bloccata tra le dita avevo ancora un po’ di pressione, perché se non avessi avuto nulla, chiunque avessi colpito o qualsiasi cosa fosse successa, sarebbe stata a una velocità molto più elevata. Purtroppo cose del genere possono accadere, e come ho detto, mi dispiace davvero molto per loro. Non è mai intenzione di nessun pilota causare questo agli altri.