Ultimamente, le gare di MotoGP hanno visto emergere alcuni piloti, come Francesco Bagnaia (Ducati) o Jorge Martín (Prima Pramac/Ducati). Segue il GP dell’Australia, su un circuito di Phillip Island che di solito offre gare molto combattute e con differenze minime tra i piloti.
Bagnaia ammette in conferenza stampa di aspettarsi una gara diversa, con un gruppo più ampio davanti: ‘Penso che l’anno scorso sia stato molto chiaro quanto sia difficile scappare su questa pista. Perché durante il fine settimana ero competitivo, pensavo che fosse possibile scappare, ma Jorge ha provato all’inizio, poi, dopo tre/quattro giri, è arrivato [Álex] Rins, poi ci ho provato io. Ma ogni volta che attaccavo un po’, gli altri piloti erano lì a seguire. Quindi è inutile attaccare troppo, anche perché qui i pneumatici sono un problema. La curva quattro potrebbe essere un problema. Quindi dobbiamo stare attenti a tutto. È più come una gara prima di avere consumato il pneumatico posteriore: controllare, controllare, controllare, e poi cercare di fare qualcosa negli ultimi giri. È ovvio che è meglio essere già nelle prime posizioni del gruppo. Ma scappare, o avere la fortuna di aprire due secondi nei primi cinque/sei giri, ma se non lo fai è più difficile. Quindi avremo la KTM, avremo i piloti Honda, i piloti Yamaha, quindi sarà un grande gruppo a mio parere’.
Anche Martín ritiene che sarà difficile creare un distacco davanti: ‘Per me è un po’ lo stesso: anche se sei super, super veloce è difficile scappare. Certo, penso che per noi, che stiamo lottando per un titolo, sia forse meglio fare una gara veloce in modo che il gruppo non sia di 15 – almeno cinque o sei – ma non lo sapremo mai. Dobbiamo aspettare fino a domenica e vedere’.