Uno studio recente della RAC (Royal Automobile Club) rivela una situazione preoccupante sulle strade del Regno Unito, dove oltre l’80% degli intervistati afferma di osservare regolarmente conducenti in eccesso di velocità in tutti i tipi di strade.
I dati sono particolarmente allarmanti nelle zone a 20 miglia all’ora (32 km/h), dove si è registrato un aumento significativo delle infrazioni rispetto all’anno precedente. Queste aree, tipicamente situate vicino a scuole, ospedali e altri luoghi che richiedono particolare prudenza, hanno registrato un incremento di trasgressori: il 50% dei conducenti intervistati ha ammesso di superare il limite stabilito, rispetto al 46% registrato nel 2024.
Le autostrade guidano la lista delle infrazioni, con il 58% dei partecipanti che confessa di “frequentemente” o “occasionalmente” superare il limite di 70 miglia all’ora (113 km/h). Sulle strade con limite di 60 miglia all’ora (97 km/h), si è registrato un aumento di due punti percentuali, raggiungendo il 47% di infrazioni, mentre il 42% degli intervistati ha ammesso di non rispettare il limite di 30 miglia all’ora (48 km/h).
“È preoccupante che la nostra indagine indichi che l’eccesso di velocità sia diventato così comune, considerando che le conseguenze sono estremamente gravi”, avverte Rod Dennis, portavoce per la sicurezza stradale della RAC. “I dati governativi dimostrano che questo comportamento contribuisce al 21% di tutti gli incidenti mortali”.
Lo studio suggerisce che le misure tradizionali di controllo della velocità, come dossi, radar e segnaletica, non producono più l’effetto dissuasore desiderato. Questo fenomeno generalizzato di mancato rispetto dei limiti di velocità rappresenta un rischio aumentato per tutti gli utenti della strada, specialmente per i più vulnerabili, come pedoni e ciclisti.
La crescente tendenza di questi numeri rispetto all’anno precedente evidenzia l’urgenza di ripensare le strategie di sicurezza stradale nel Regno Unito, cercando nuove soluzioni per combattere questo problema che minaccia la sicurezza pubblica.