La Ducati è in lotta per i titoli di MotoGP dal 2021, ma lo scorso anno ha perso quello dei piloti. Francesco Bagnaia, del team ufficiale, è arrivato secondo dietro a Jorge Martín – che, nonostante guidi anche lui una moto di Borgo Panigale, era nella Prima Pramac.
Il direttore generale della Ducati Corse, Gigi Dall’Igna, ha spiegato a Motorsport.com il motivo per cui ha dato pari opportunità a entrambi i piloti: ‘Questa è sempre stata un po’ la mia filosofia. Penso che anche da questo punto di vista, dare ai piloti della Ducati il miglior materiale possibile permetta di elevare il livello generale del sistema, e con questo anche il team ufficiale ne beneficia’.
L’ingegnere, che è stato essenziale nel successo della Ducati, ha detto poi: ‘Come dico sempre, è importante mandare un pilota forte, e poi gli altri per forza di cose è sempre difficile, perché alla fine c’è sempre un team che è più importante degli altri. È ovvio che il team ufficiale è più importante delle satellite, perché sono i nostri partner, i nostri partner, che ovviamente pagano e ci supportano in vari modi per poter mettere il loro marchio accanto al nostro’.
Non capire di Dall’Igna, anche senza il titolo di piloti i partner della Ducati non hanno motivi per essere scontenti: ‘Ma, facendo una valutazione generale, nella mia opinione in realtà le vittorie sono per le persone, sono per me, sono per Pecco, sono per Martín, sono per il [Claudio] Domenicali. Ma, in realtà, a pensarci bene, ciò che importa per i marchi è essere competitivi nel tempo. E, onestamente, penso che tutti i nostri partner possano essere contenti, perché per il quarto anno consecutivo siamo la squadra che lotta per il campionato del mondo. […]. Tutti i nostri marchi, che hanno creduto in noi, sono stati anche premiati, perché per così dire, hanno ottenuto la visibilità per cui sono qui’.
Il caso diverso, secondo l’italiano, è quello del marchio Ducati: ‘Perché è ovvio che è importante nella storia del motociclismo che un marchio di moto sia scritto nei libri, e quindi è importante vincere i campionati del mondo. Ma, per tutti gli altri marchi, nella mia opinione ciò che è più importante è essere competitivi nel tempo’.