L’anno scorso, Fabio Di Giannantonio ha avuto una stagione difficile nel MotoGP. Nonostante fosse la sua seconda stagione e fosse rimasto con la Gresini, ha tardato a mostrare miglioramenti chiari… prima di finire la stagione lottando nella parte anteriore e vincendo addirittura una gara nonostante il suo futuro fosse a rischio. Il suo capo meccanico era Frankie Carchedi.
L’ingegnere è stato interrogato dal sito Crash.net sul punto di svolta per il pilota italiano, e ha risposto: ‘Per molte persone sembrava folle, ma ho capito a Silverstone. Perché se torni indietro e guardi la distanza di tempo rispetto a Pecco [Bagnaia] all’inizio; poi guarda di nuovo dopo 15 giri – prima che lui si fermi per cambiare le gomme da pioggia – e ha ridotto il gap con Pecco. Quindi, è stato uno dei più veloci e ha guadagnato quel tempo, nonostante dovesse superare altri piloti…’.
Carchedi ritiene anche di aver visto segnali di inversione di tendenza nei GP di Germania e dei Paesi Bassi, anche se considera Silverstone come il vero punto di svolta: ‘Quando parti da dietro, o nel caso di Silverstone è stato spinto fuori pista all’inizio, ora non recupererai fino alla parte anteriore del MotoGP. Lo sapeva, “se riuscissi a qualificarmi…”. E quella è stata la chiave. Ha tutto a che fare con la composizione di un intero fine settimana. Perché improvvisamente, non entrando nella Q2 per le prime dieci gare, abbiamo iniziato a entrare regolarmente nella Q2 alla fine. E poi è un fine settimana completamente diverso’.
Nel Gran Premio d’Australia, Di Giannantonio è partito dalla seconda fila della griglia e ha concluso al quarto posto, prima di partire tra i primi tre e vincere in Qatar… e rimanere vicino al podio a Valencia da una posizione più arretrata: ‘A Phillip Island era in seconda fila. Poi finalmente ha ottenuto una posizione in prima fila in Qatar e non credo che abbia avuto una gara più facile di quella. Ma a Valencia è partito dalla quarta fila e questa è stata la differenza nella gara. Perché, ancora una volta, sapevamo che aveva il ritmo per vincere, e credo che abbia tagliato più di tre secondi a Pecco. Sfortunatamente, aveva bisogno di un altro giro‘, ha detto Carchedi.