Franco Morbidelli è giunto alla fine del suo percorso con la Yamaha dopo il 2023, unendosi alla Prima Pramac in questa stagione di MotoGP. Il pilota ha concluso al nono posto, ma rimane la sensazione che avrebbe potuto fare molto di più.
Con una Ducati Desmosedici GP24 – la moto più forte del gruppo – e in una squadra che era stata campione nel 2023, le condizioni erano favorevoli. Tuttavia, alla fine di gennaio si è infortunato gravemente mentre si allenava a Portimão.
Inizio travagliato, prima della consistenza
Questo lo ha costretto a saltare tutta la pre-stagione, in un anno in cui doveva adattarsi a una nuova squadra e a una nuova moto. L’adattamento ha dovuto avvenire in un contesto di competizione a partire dal GP del Qatar.
Ciò si è riflesso nei risultati: Morbidelli ha segnato punti per la prima volta nella gara Sprint del GP di Spagna. Dal GP d’Italia in poi, è sempre cresciuto: ha mancato il top nove solo quattro volte nel resto della stagione e ha segnato punti in tutte le gare – solo nella gara Sprint nei casi dei GP di San Marino e della Thailandia.
La crescita dell’italiano nel corso dell’anno ha dimostrato che, se non fosse stato per la sfortuna che lo ha allontanato dalla stagione, avrebbe potuto lottare per risultati migliori. La consistenza c’era e il potenziale è stato evidente. Rimane, quindi, il punto interrogativo: dove sarebbe arrivato Morbidelli senza l’infortunio?
Il suo miglior risultato è stato un quarto posto in Indonesia, ma ha assaporato il podio per una volta nella gara Sprint – e subito a casa a Misano. Morbidelli è stato, d’altronde, anche una presenza regolare nei punti nelle gare Sprint (è mancato solo quattro volte dal quarto posto nella Sprint di Jerez).
Il punto forte
La consistenza è stata un punto da sottolineare in Franco Morbidelli, così come la capacità di adattamento e di progredire. Ha reagito a una situazione complicata e a un infortunio grave con impegno e motivazione per stabilirsi il prima possibile nella Pramac e sulla moto della Ducati. E, quando ci è riuscito, ha continuato a progredire e a mostrare risultati solidi.
Il punto debole
Aver saltato la pre-stagione per infortunio ci sembra essere stato un aspetto che ha significativamente penalizzato la stagione di Morbidelli – come è stato evidente nella fase iniziale, quando ha dovuto adattarsi ed è stato lontano dall’approfittare di tutto il potenziale della Desmosedici GP24.
Il miglior momento
La sequenza di risultati tra i GP di San Marino e del Giappone è stata la fase aurea della stagione di Morbidelli. Un podio nella gara Sprint a Misano correndo in casa, seguito dai tre migliori risultati dell’anno (due quinti posti e un quarto posto nelle gare principali dell’Emilia Romagna, Indonesia e Giappone).
Il peggior momento
Anche se non è successo durante la stagione, indichiamo come il momento peggiore della stagione di Morbidelli l’infortunio subito alla fine di gennaio durante un allenamento. È stato un momento difficile, e nel quale il pilota è scampato, per fortuna, a problemi ben più gravi – si ricordi che ha persino sofferto di un coagulo nel cervello a causa dell’impatto.