L’imminente arrivo di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, dopo la sua vittoria schiacciante nelle elezioni, sta generando preoccupazione in diversi settori industriali, incluso quello delle motociclette. L’insediamento, previsto per gennaio 2025, promette di portare cambiamenti che preoccupano i produttori americani di moto e i loro partner internazionali.
In Europa, la Commissione Europea ha già avviato la formazione di un “gruppo di lavoro Trump”, anticipando possibili impatti delle politiche che potrebbero essere implementate dalla nuova amministrazione statunitense. Tra le proposte più discusse c’è l’applicazione di tariffe doganali tra il 10% e il 20% su tutte le importazioni straniere negli Stati Uniti. Inoltre, i prodotti provenienti dalla Cina potrebbero affrontare tasse fino al 60%.
Repercussioni e retaliazioni commerciali
Queste misure, destinate a proteggere le industrie nazionali degli Stati Uniti, potrebbero scatenare ritorsioni da parte dell’Unione Europea, influenzando anche le aziende americane. Una possibile risposta europea sarebbe l’imposizione di tariffe su prodotti simbolici degli Stati Uniti, come il bourbon — principalmente proveniente dal Kentucky — e le moto, in particolare della Harley-Davidson, con sede in Wisconsin.
Questa strategia europea mira a raggiungere stati chiave per i Repubblicani, come il Wisconsin e il Kentucky, con l’obiettivo di esercitare pressione sull’amministrazione Trump affinché riconsideri le sue politiche protezionistiche. L’UE vede in questo approccio un modo per bilanciare l’impatto delle nuove tariffe, mentre riduce l’influenza politica repubblicana in regioni tradizionalmente conservatrici.
Impatto sull’industria americana di moto
I produttori americani di motociclette temono che le tariffe internazionali possano ostacolare la loro competitività nei mercati esteri, aumentando i costi dei loro prodotti. Inoltre, molte di queste aziende dipendono da componenti prodotti all’estero, soprattutto in Europa e in Asia. Se le tariffe vengono applicate a questi materiali, i costi di produzione aumenteranno significativamente, creando ulteriori sfide per l’industria.
Per ora, il panorama rimane invariato, dato che Donald Trump non ha ancora assunto la presidenza. Tuttavia, a partire da gennaio 2025, i movimenti della nuova amministrazione saranno monitorati da vicino, data la possibilità di rimodellare le dinamiche commerciali globali. L’industria americana di moto si trova, quindi, in un limbo di incertezza, aspettando con apprensione gli sviluppi futuri.