Non è comune che lo stesso costruttore metta insieme due grandi campioni nel MotoGP. La Ducati lo farà indirettamente quest’anno, avendo Francesco Bagnaia nel team ufficiale e Marc Márquez nel team satellite Gresini – senza alcun rapporto contrattuale con la fabbrica. Proprio per questo motivo, il campione degli ultimi due anni avrà un altro rivale di peso dello stesso costruttore.
L’ex pilota Giacomo Agostini ha tracciato un parallelo con il suo caso personale nella MV Agusta negli anni ’70, scrivendo sul giornale La Gazzetta dello Sport: ‘Ho avuto una situazione simile, in effetti sicuramente peggiore, quando nel 1972 Phil Read fu ingaggiato dalla MV Agusta. È stato peggio perché c’era un campione del mondo per cinque volte che era già nella stessa squadra in cui ero io. Mi sono chiesto se non avessero più fiducia in me, se non credevano più in me. Poi sono accadute molte cose relative allo sviluppo di un nuovo motore a quattro cilindri in linea in cui io e Read avevamo visioni diverse. Per me, in un certo senso, è stato anche uno stimolo positivo, perché ho vinto di nuovo, anche se non penso che fosse necessario’.
Secondo Agostini, con Read ha avuto soprattutto un conflitto di visioni riguardo allo sviluppo della moto, finendo per passare alla Yamaha dopo due anni per ottenere nuovi successi. Una posizione che ritiene non sia uguale a quella attuale di Bagnaia: ‘Márquez è un altro avversario, forte come è sempre stato, ora probabilmente con una moto più simile alla sua, sicuramente più competitiva, e questo non lo costringerà a rischiare oltre il limite come gli è successo alcune volte l’anno scorso. Sono dell’opinione che Pecco avrà l’opportunità di dimostrare ancora una volta chi è, come ha già fatto nella stagione 2023, quando [Jorge] Martín lo ha messo in difficoltà’.