Il numero di motocicli in circolazione in Portogallo ha registrato una crescita impressionante dal 1995, passando da circa 120 mila a 500 mila veicoli nel 2022, secondo i dati dell’Autorità Nazionale per la Sicurezza Stradale (ANSR) e dell’Autorità di Vigilanza sui Sicuri e Fondi Pensione (ASF). Questo aumento di oltre il 400% non include i ciclomotori e riflette un cambiamento significativo nel panorama della mobilità nel paese.
Benefici e sfide della crescita
La popolarizzazione delle moto porta indiscutibili vantaggi per la mobilità urbana, comprese spostamenti più rapidi e meno congestione. Tuttavia, solleva anche sfide importanti, specialmente per quanto riguarda la sicurezza stradale, l’organizzazione del traffico e la disponibilità di parcheggio, soprattutto nelle aree urbane più densamente popolate.
La circolazione nei corridoi BUS
Nel contesto del Codice della Strada, specificamente nel Decreto-Legge n.° 114/94, del 3 maggio, è prevista la possibilità di consentire la circolazione di motocicli nei corridoi BUS. Tuttavia, questa decisione dipende dai Comuni, che devono ottenere un parere positivo dall’ANSR e dall’Istituto della Mobilità e dei Trasporti (IMT).
Lisbon già guida in questo campo, consentendo la circolazione di motocicli nelle corsie riservate ai trasporti pubblici, ma questa pratica non è ancora uniforme in tutto il paese.
Proposte di modifica per migliorare la mobilità
I deputati del Partito Socialdemocratico (PSD) propongono misure per rispondere alle sfide create dall’aumento dell’uso delle motociclette. Queste includono la universalizzazione dell’accesso ai veicoli a due e tre ruote sulle corsie BUS, con l’obiettivo di:
- Ridurre il tempo di viaggio;
- Diminuire le emissioni di anidride carbonica;
- Aumentare la sicurezza stradale;
- Alleviare il traffico automobilistico.
Un altro focus è il miglioramento delle condizioni di parcheggio per motociclette nei centri urbani, al fine di facilitare l’integrazione di questi veicoli nel traffico delle città.
La necessità di una strategia nazionale
Con il parco di motociclette in costante crescita, diventa essenziale che le politiche pubbliche seguano questa evoluzione. La creazione di regolamentazioni chiare, che promuovano la sicurezza e la sostenibilità, sarà fondamentale per trasformare l’aumento delle motociclette in un valore aggiunto per la mobilità urbana, senza compromettere l’organizzazione del traffico o la sicurezza stradale.
Il dibattito sull’accesso ai corridoi BUS e sul parcheggio nelle città promette di intensificarsi, mentre si cerca di bilanciare le esigenze dei diversi utenti della strada pubblica e gli obiettivi di sostenibilità ambientale.
Qui lasciamo di seguire alcune specificità come indicato dal Deputato Miguel Santos, del PSD:
Così, ai sensi delle norme costituzionali e regolamentari applicabili, i Deputati del Gruppo Parlamentare del Partito Socialdemocratico sottoscritti presentano il seguente Progetto di Legge:
Articolo 1.º
Oggetto – La presente legge modifica il Decreto-Legge n.º 114/94, del 03 maggio,
Codice della Strada.
Articolo 2º – Modifica al Decreto-Legge n.º 114/94, del 3 maggio
Gli articoli 70.º e 77.º del Decreto-Legge n.º 114/94, del 3 maggio, assumono la seguente redazione:
«Articolo 70.º – Regole Generali
1 – […].
2 – […]
3 – Ai fini del numero precedente, i parcheggi e le zone di sosta situati su strade urbane devono obbligatoriamente riservare un minimo del 5%, con un minimo di un posto, dell’area di sosta per destinazione esclusiva di motocicli e tricicli a motore.
4 – Precedente n.º 3.
5 – Precedente n.º 4.
[…]
Articolo 77.º – Vie di transito riservate
1 – […].
2 – […].
3 – È consentito il transito sulle vie indicate al n.º 1 a motocicli e a tricicli motorizzati.
4 – [Eliminare]:
a). [Eliminare];
b). [Eliminare].
5 – […].»
Articolo 3.º
Norma transitoria
Le entità responsabili, comprese le autorità locali, per i parcheggi e le zone di sosta devono, entro il 31 dicembre 2025, rispettare quanto stabilito al numero 3 dell’articolo 70.º del Codice della Strada.
Articolo 3.º – Entrata in vigore
Il presente diploma entra in vigore 30 giorni dopo la sua pubblicazione.
Assemblea della Repubblica, 12 Novembre 2024.