Anche se è ampiamente riconosciuto come un pilota molto talentuoso, Andrea Iannone non avrebbe alcuna possibilità di diventare campione del mondo di MotoGP, o almeno questa è la tesi sostenuta da Neil Hodgson, che respinge eventuali possibilità anche se l’italiano non fosse stato squalificato.
Il britannico, ex-pilota, ha ammesso che Iannone era un pilota molto bravo, ma, poiché il suo apice era già passato, anche se non fosse stato sanzionato nel caso di doping, non era così forte da avere la capacità di raggiungere un titolo in MotoGP, come ha spiegato a TNT Sports: ‘La gente ha detto che sarebbe stato campione di MotoGP? Era in una fase discendente nel 2019, ha finito al 16° posto’.
Hodgson ha ricordato che, nonostante ciò, il pilota aveva qualità per rimanere in MotoGP ancora un paio d’anni, ma non per arrivare al titolo:
– Aveva già superato il suo meglio. Ha avuto una carriera incredibile e sarebbe potuto rimanere in MotoGP per altri due anni, ma non illudiamoci sul fatto che il divieto lo abbia impedito di diventare campione di MotoGP, questo non sarebbe mai successo.
In sette stagioni nella MotoGP, il miglior risultato di Iannone è stato il quinto posto finale nel 2015, allora in servizio con la Ducati.