La Ducati ha presentato questa settimana la nuova Panigale V2 per il 2025, che segna un punto di svolta. Questa supersport è stata completamente ridisegnata, risultando più moderna e con prestazioni superiori, includendo anche la versione V2 S.
Nuovo design
Il design della moto deriva da quello della nuova Panigale V4 presentata a luglio, con linee aggressive ed eleganti e la stessa linguaggio «family feeling». Include un sistema di ventilazione passiva che devia l’aria calda dal conducente e gli indirizza aria fresca. La parte anteriore ha un faro full-LED e una luce diurna quasi orizzontale, mentre il serbatoio di carburante supporta il conducente nella guida sportiva. Il triangolo ergonomico è stato progettato per ridurre il carico sui polsi.
La parte posteriore ha una carenatura totale come la Desmosedici del MotoGP, inclusi un faro full-LED diviso in due parti. Lo scarico termina in silenziatori posizionati sotto il sedile, richiamando la 1299 Final Edition. I cerchi in lega leggera hanno raggi a forma di Y, rappresentando una reinterpretazione moderna dei tre raggi della Marchesini.
Come non poteva mancare, la decorazione della moto è nel tipico rosso Ducati Red. La Ducati Panigale V2 ha un sedile per conducente e passeggero, mentre la V2 S ha sedile solo per il conducente, potendo essere montato il kit per il passeggero.
Nuovo motore V2
Recentemente presentato, il nuovo motore V2 della Ducati equipaggia questa Panigale. Ha 890 centimetri cubici di cilindrata e sviluppa 120 cv di potenza a 10.750 giri al minuto (si possono raggiungere 126 cv con lo scarico da competizione per pista Trmignoni). La coppia è di 93,3 Nm a 8.250 rpm. Al motore è associata una scatola di sei marce con sistema Ducati Quick Shift up/down 2.0. La frizione a slittamento è controllata idraulicamente.
Ciclística – V2 e V2 S seguono strade diverse
I componenti della nuova Ducati Panigale V2 sono stati rivisti anche a livello di ciclistica. C’è un telaio monoscocca in alluminio, e la sospensione anteriore nella versione standard è costituita da una forcella Marzocchi USD completamente regolabile, con un ammortizzatore Kayaba completamente regolabile e il nuovo braccio oscillante a doppio lato sul retro.
La Panigale V2 S ha specifiche di qualità superiore: una forcella USD Öhlins NIX30 con trattamento TiN completamente regolabile davanti, e un monoammortizzatore Öhlins completamente regolabile dietro. Il braccio oscillante è identico. Le ruote, da 17 pollici, montano pneumatici Pirelli Diablo Rosso IV.
Il sistema di frenata è dotato di componenti Brembo e Cornering ABS della Bosch. La ruota anteriore è equipaggiata con due dischi semi-flottanti e una pinza radiale monoblocco a quattro pistoni, mentre quella posteriore ha un disco e una pinza a due pistoni.
Elettronica
Dal punto di vista elettronico ci sono anche differenze tra la Panigale V2 e la V2 S. Il già menzionato Cornering ABS della Bosch è comune, così come il controllo di trazione Ducati DTC, il controllo anti-wheelie Ducati DWC, il controllo del freno motore Ducati EBC, la calibrazione automatica degli pneumatici e la luce di frenata Ducati DBL.
Entrambe le moto hanno quattro modalità di guida: la modalità Race RM è dedicata all’uso in pista, erogando tutta la potenza e minimizzando il livello dell’elettronica. In Sport, la potenza è anch’essa massima, ma con un maggiore supporto dell’elettronica, mentre la modalità Road è destinata a superfici con meno aderenza, pur mantenendo i 120 cv. La modalità Wet riduce la potenza a 95 cv, destinata a superfici più scivolose o bagnate. È anche possibile personalizzare le impostazioni.
Di serie, la Panigale V2 S ha due aiuti elettronici appositamente progettati per l’uso in pista: Ducati Power Launch per il controllo del decollo; e Ducati Pit Limiter per la limitazione della velocità nella corsia dei box.
Il pannello strumenti è comune a queste due moto: uno schermo TFT da cinque pollici, derivato dalla Panigale V4. Ha tre modalità di visualizzazione delle informazioni: Road, Road Pro e Track, che come il nome indica è destinato alle piste mostrando informazioni come i tempi di giro. Attraverso il Bluetooth, è possibile collegare la moto a uno smartphone e a un sistema di comunicazione nel casco, per ascoltare musica, rispondere a chiamate telefoniche e ascoltare le istruzioni della navigazione curva a curva.