Dopo una emozionante Sprint in Thailandia, il pilota Jorge Martín ha parlato del ritmo frenetico e delle sfide affrontate durante la gara, commentando anche gli eccessi di pista.
In dichiarazioni a DAZN e citato da Motosan, il pilota della Pramac Racing ha iniziato così ad analizzare la giornata: ‘Il ritmo di oggi è stato una vera follia. Cerco di mantenere i tempi negli 29 secondi alti, ma vedere 29,5 a metà gara, dietro a piloti che di solito mi complicano, con il caldo intenso… Ho dato tutto, non ho risparmiato nulla. Guidare dal sesto posto al secondo non è stato affatto facile.’
Il pilota spagnolo ha dettagliato una situazione cruciale subito alla prima curva: ‘Ho fatto una frenata tardiva per sorpassare Enea [Bastianini], ma lui ha mantenuto la linea e ho visto che, se non avesse allentato, avrebbe potuto toccare Pecco. Allora, ho deciso di uscire nella zona blu. Sapevo che avrei perso posizioni, ma non volevo rischiare una collisione. Pedro [Acosta] è stato piuttosto duro; poi è arrivato Marc [Márquez], Enea, Pecco [Bagnaia]… tutti campioni e molto difficili da sorpassare. Ma il nostro obiettivo era mostrare la nostra migliore versione, e siamo riusciti a ottenere il secondo posto,’ ha affermato con soddisfazione.
Lo spagnolo ha anche commentato il ruolo decisivo dei limiti della pista nella gara, specialmente il rischio di penalizzazioni toccando la zona verde, qualcosa che ha suscitato molta polemica:
– Ho visto il primo tocco [sul verde] quando stavo sorpassando Pecco e poi sono entrato un po’ più forte nella curva, essendo costretto a uscire. Dopo è stato tutto molto al limite, sono rimasto lì in aria, senza toccare. Sapevo che il sensore poteva essere attivato con il minimo tocco, ma, quando ho visto che non c’era stata segnalazione, mi sono sentito più tranquillo.’
E ha concluso: ‘Alla fine, volevo garantire il podio e ho lottato fino alla fine. È stata una corsa difficile, con avversari molto forti – forse una delle più dure fino ad oggi’.