Se un anno fa abbiamo accolto con grande scetticismo la remota possibilità di uno scooter J H2 abbastanza potente da infrangere tutte le leggi, compresa la legge del buon senso, ora non sembra più così improbabile che l’azienda di Akashi stia mettendo in atto l’operazione che rivoluzionerà il mondo delle crossover e delle avventure: una ipotetica Versys 1000 H2, una nuova crossover sovralimentata che potrebbe essere anche la base di altri modelli, una piattaforma diversa dall’attuale con un motore da 1.043 cc a quattro cilindri in linea, utilizzato nella Z1000 e nella Z1000SX, in grado di produrre 120 CV di potenza e 102 Nm di coppia, una prestazione molto buona ed eseguibile, in linea con la filosofia di utilizzo e versatilità della Versys.
Prima di approfondire questa questione, facciamo una breve esposizione sulle capacità del motore del modello H2, solo per chiarire che questa ipotesi non è così complessa come potrebbe sembrare a prima vista.
Il quattro cilindri Balanced Supercharged da 998 cc è una vera meraviglia della tecnologia che si basa sull’ampia esperienza della Kawasaki Heavy Industries nell’aeronautica.
L’introduzione di questo dispositivo, in termini di manuale, darebbe i suoi benefici a regimi più elevati a causa della nota tendenza dei compressori centrifughi a raggiungere il loro massimo potenziale quando ruotano molto velocemente, ma chiunque abbia mai guidato una H2 condividerà l’opinione che c’è molta potenza a bassi e medi regimi e che la consegna sorprende. Questo è dovuto al fatto che, per la stessa cilindrata e potenza, con un turbocompressore, possiamo avere regimi medi e bassi molto costanti e, inoltre, con meno sforzo meccanico dovuto a regimi generalmente più bassi.
210 CV di potenza con la pressione dell’aria nella scatola dell’aria è una potenza considerevole per una 1000 cc non destinata a un uso ipersportivo, ma ciò che forse non è sempre completamente evidente è che il motore Kawasaki (nato nel 2014, vale la pena ricordarlo) nonostante la sua complessità e raffinatezza mantiene un consumo di carburante normale e una regolarità di erogazione nelle versioni omologate, in sintesi un motore che vedremmo molto bene percorrere chilometri in tutte le condizioni.
Probabilmente tutte queste caratteristiche hanno aiutato a instillare nel marketing e negli ingegneri di Bimota la convinzione che non fosse poi una cattiva idea concepire la Tera, che ha debuttato all’EICMA 2023, una crossover con una ruota anteriore da 17 pollici equipaggiata con il motore H2 da 200 CV.
Ora, Bimota (che è fortemente legata a livello aziendale a Kawasaki) l’ha già fatto, e ha nel suo DNA la creazione di moto esclusive ed ultra-premium, quindi perché Kawasaki non potrebbe farlo direttamente, includendo una ipotetica Versys 1000 H2 nella sua lista? Inoltre, attualmente non esiste alcuna Adventure ad Akashi con una ruota anteriore da 19 pollici. Sarebbe così strano pensare a una Versys 1000 H2 S (nome completamente inventato e ipotetico, si noti) destinata al segmento Maxienduro?
Source: https://www.moto.it/news/e-se-arrivasse-una-kawasaki-versys-1000-h2-supercharged.html