Brad Binder è determinato a tradurre i buoni risultati recenti della KTM in buone corse, qualcosa che non è necessariamente accaduto a lui, per quanto riguarda i risultati sul podio, ma è convinto che qualcosa possa cambiare questo fine settimana. Il sudafricano ha anche spiegato cosa manca alla moto per essere più competitiva.
‘È davvero bello essere tornati a Phillip Island, che è una delle mie piste preferite del calendario. Credo che abbiamo fatto piccoli passi avanti nelle ultime settimane, non ha ancora dato i suoi frutti ma spero che ciò accada qui. In una delle mie piste preferite spero che il tempo sia dalla nostra parte’, ha detto Binder nella preview del round australiano.
Il «segreto» sta nel mantenere una buona conservazione del pneumatico fino alla fine:
– La questione è che a Phillip Island non è molto difficile andare veloce per alcune tornate, ma arrivare alla fine della gara con il pneumatico posteriore è il trucco e quella è sempre la parte difficile qui e ovviamente con il nuovo asfalto dovremo scoprire come andranno le cose, così come con le diverse assegnazioni di pneumatici. Abbiamo un po’ di lavoro da fare prima della gara.
Per essere competitivi su tutte le piste, cosa manca alla KTM? Binder ha spiegato: ‘Per me ci sono due cose in particolare. Una è quando «prendiamo» la moto vedere se non slitta tanto come sta accadendo nei rettilinei, e forse se riusciamo a guadagnare un po’ di trazione davanti… Quando sei al limite è un po’ difficile forzare la parte anteriore al momento, e se vai un po’ oltre perdi tutto, o almeno è quello che succede a me’.