La qualificazione del GP del Giappone di MotoGP è stata segnata da un controverso incidente che ha coinvolto Marc Márquez. Il pilota della Gresini ha fatto un nuovo giro record a Motegi che gli sarebbe valso la pole position.
Durante il giro, a circa quattro minuti dalla fine, ha toccato leggermente la parte verde della via di fuga, ma il giro è stato annullato solo alla fine della qualificazione, non dando alcuna possibilità di reazione. Questo ritardo sarebbe dovuto a un guasto del software, che ha costretto all’annullamento manuale.
Óscar Haro ha commentato l’accaduto nel podcast di Nico Abad, mettendo in discussione prima di tutto il fatto che la penalizzazione fosse prevista: ‘Non difenderò Marc. Penso che un pilota della categoria di qualcuno con otto titoli mondiali, che venga annullato un giro… Mi sembra giusto che venga annullato, perché ha toccato e, se sei fuori, sei fuori. È una regola che vale per tutti. A me sembra un po’ assurdo, perché non guadagni nulla, quando abbiamo visto l’ [Enea] Bastianini, uscire dalla pista a Misano e guadagnare una posizione ha vinto una gara, ma lì non c’erano limiti di pista’.
In ogni caso, l’ex direttore sportivo della LCR Honda ha riconosciuto che bisogna rispettare le regole… inclusa la comunicazione tempestiva delle penalizzazioni, che ritiene avrebbe fatto la differenza in questo caso di Márquez a Motegi:
– È la legge, va rispettata, sia Marc Márquez, Kevin Schwantz o chiunque altro. La legge è per tutti. Se c’è una legge, proprio come il pilota la rispetta, anche tu devi rispettarla. Il pannello dei commissari dice che ha toccato. Ma devi comunicare al momento. M mancavano più di quattro minuti, puoi fare un altro giro, addirittura quasi due giri. E se fosse stato comunicato che annullavano il giro, avrei avuto altre due possibilità per fare il tempo – che l’avrei fatto, perché avevo un livello di guida straordinario. Questi errori, quando siamo quasi nel 2025, non possono esistere.