Álex Márquez è stato una delle figure di domenica nel GP del Giappone, ma non per i migliori motivi, poiché la sua corsa è finita ancora prima di aver completato il primo giro, il che gli è valso alla fine una penalizzazione di Giro Lungo che dovrà scontare a Phillip Island, in una decisione che ha contestato.
Il pilota della Gresini Racing non ha parlato con la stampa come di consueto, dopo aver incontrato la Direzione di Gara per dare la sua versione di quanto accaduto nell’incidente con Joan Mir, nel quale è stato considerato colpevole.
Nella caduta, la sua moto è rimasta poi bloccata con quella del connazionale della Honda e entrambi hanno dovuto abbandonare la corsa; Mir è stato molto critico nei confronti dell’azione dell’avversario e della stessa Direzione di Gara, e alla fine è arrivata la conferma della penalizzazione per il #73.
In un comunicato, Á. Márquez ha ammesso l’errore e ha espresso grande disappunto per la sanzione e per quella che considera una dualità di criteri:
– Ho commesso un errore alla curva 11 che mi ha fatto uscire un po’ dalla traiettoria e, nel tentativo di tornare nella mia posizione, ho toccato Mir, il che ha portato alla caduta. Le nostre moto sono rimaste bloccate e mi scuso per averlo escluso dalla corsa. Ora è il momento di recuperare per l’Australia. Dovrò fare un giro lungo, anche se non sono d’accordo: sette giorni fa, alla curva 3, un altro pilota mi ha toccato allo stesso modo e non è successo nulla. Questo dimostra che le regole non sono le stesse per tutti, ma è così. Approfitteremo al massimo di questa lezione.