È stata con frustrazione che Joan Mir si è trovato coinvolto in un incidente con Álex Márquez, con entrambi che hanno terminato la corsa a terra a Motegi ancora prima che il primo giro fosse completato. Il pilota della Honda ha persino messo in discussione l’assenza – in quel momento – di reazione da parte della Direzione di Corsa, e ha detto di aspettarsi delle scuse da parte dell’avversario della Gresini.
Mir ha iniziato a spiegare quanto accaduto, alla stampa: ‘Alla curva 11 ho sorpassato Álex e lui è andato largo, quindi ho colto l’opportunità per sorpassarlo e abbiamo cambiato direzione e quando ero in mezzo alla curva 12 mi ha colpito con un forte impatto sul retro, la sua moto è rimasta incastrata al mio sedile e al mio braccio oscillante e sono andato dritto nella ghiaia senza… Voglio dire, incredibile! È da matti quello che è successo’.
Non si è trattenuto dal «mandare un messaggio» alla Direzione di Corsa, che al momento delle sue parole non si era ancora espressa sull’argomento – qualcosa che sarebbe emerso più tardi – senza dimenticare che situazioni simili con il #73 non sono nuove:
– Sto aspettando notizie dalla Direzione di Corsa, probabilmente stanno dormendo o mangiando qualcosa, non so cosa stiano facendo e questa è la prima cosa, e poi un’apologia. Credo che si debba chiedere scusa quando si distrugge la corsa di qualcuno, si deve chiedere scusa se lo si sente davvero, ed è normale essere arrabbiati. Non è la prima volta che succedono cose del genere con lui.
E ricordò una delle cadute che hanno fatto più parlare quest’anno, e non molto tempo fa, coinvolgendo Pecco Bagnaia: ‘L’azione è qualcosa di simile a ciò che è successo ad Aragon con Pecco, in parte. Non è esattamente la stessa cosa perché io ero chiaramente davanti e Pecco stava cercando di sorpassare e io ero chiaramente davanti, ma la sua moto è rimasta bloccata nello stesso punto in cui è rimasta quella di Pecco. È da matti, da matti’.