Il tempo gioca a favore della Yamaha, così crede Fabio Quartararo che al momento non è felice al 100% delle prestazioni attuali della Yamaha M1, dopo il primo giorno di test del MotoGP in Qatar. Il pilota ha parlato dell’ingresso di Max Bartolini, ex-Ducati, in cui ripone molta fiducia.
Dopo aver parlato dell’eccessiva aderenza della moto a Losail, il francese ha continuato e ha considerato questo il problema principale: “È il nostro problema principale e l’obiettivo principale è migliorare questa stagione. Il ritmo non è cattivo, lo so, non è mai molto cattivo, ma se parti dalla 14ª, 13ª o 12ª posizione non puoi aspettarti di lottare per il podio, ma se parti sesto o settimo, non dico di lottare per la prima fila, ma essere sesto, settimo, ottavo è il nostro obiettivo attuale”.
Poi ha focalizzato l’attenzione sul contributo del nuovo ingegnere del team, ex-Ducati:
– Il punto è che Max è arrivato qualche mese fa, o forse non so ancora se due mesi, forse uno e mezzo. Non mi aspetto tutto da lui, perché penso che debba capire la moto e il modo in cui stiamo lavorando sia molto buono e mi piace molto, ed è per questo che sono motivato: sento che stiamo lavorando bene. Devo essere appassionato perché non mi piace finire a 0,6s da qualcuno, ma penso che lui sia molto calmo, arrivo al box e sono arrabbiato, lo guardo e lui ride, e sa che ci manca molto. Abbiamo bisogno di tempo, tutti noi, e penso che i migliori risultati arriveranno, ma non adesso.
Quartararo crede che Bartolini sarà una figura cruciale per far tornare la squadra in cima, ma chiede tempo: ‘Abbiamo un buon rapporto, parlo molto con lui. Il nostro primo incontro è durato 3 ore, stavo facendo domande una dietro l’altra, ed è stato difficile per lui perché proveniva da una fabbrica vincente. È una grande sfida per lui, e voglio prima di tutto vincere io stesso, ma nel suo caso, che viene da una fabbrica che vince da due anni e se ne va, credo che sarà una grande sfida e voglio farne parte affinché anche lui torni in cima’.