È stata trovata la dieci piloti che hanno già garantito l’accesso alla Q2, dopo il primo giorno di sessioni in Indonesia, con il record della pista che è stato battuto, senza sorprese. Inizialmente è stato Jorge Martín a dare il via, ma alla fine è stato Enea Bastianini il più forte e ha chiuso la sessione in testa, con Pecco Bagnaia che ha dovuto aspettare fino agli ultimi minuti per assicurarsi, con certezza, il posto.
E così siamo arrivati alla sessione più importante della giornata nel MotoGP, con i piloti che potevano già garantire un posto nella Q2, senza Miguel Oliveira in pista a causa della caduta subita nel FP1, che ha costretto il portoghese a recarsi in ospedale.
Jorge Martín ha iniziato a dare il via alla sessione con un giro in 1:33.023s, davanti a Brad Binder, Pedro Acosta, Raúl Fernández, Enea Bastianini, Franco Morbidelli, Maverick Viñales, Marc Márquez, Luca Marini e Álex Rins, con questi ultimi che sono stati i proprietari dei 10 posti più ambiti, per ora.
Acosta sarebbe arrivato in cima alla sessione ma, subito dopo, ha subito una caduta alla curva 1.
In the gravel after setting the fastest time 🤯@37_pedroacosta tips it into T1 after trying his best to save it 💥#IndonesianGP 🇮🇩 pic.twitter.com/SeAE4gfPxe
— MotoGP™🏁 (@MotoGP) September 27, 2024
E cerca di un minuto dopo M. Márquez ha fatto ciò che pochi sanno fare come lui, con un salvataggio alla Márquez che ha lasciato gli elementi del suo box a bocca aperta, in attesa di vederlo a terra, cosa che non è accaduta:
HOLY SMOKES! 💨😱
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How on earth did @marcmarquez93 pick it up?! 🤯#IndonesianGP 🇮🇩 pic.twitter.com/yfmuCY3nYC
Con quasi 15 minuti trascorsi nella sessione, già con Morbidelli a guidare il gruppo, con un tempo di 1:30673s, gran parte dei piloti si sono diretti verso il box. Martín era secondo, Marco Bezzecchi terzo, Bastianini quarto e M. Márquez chiudeva per ora la top five della sessione. Chi era anche entrato nella top ten era Jack Miller (settimo), così come Álex Márquez e Augusto Fernández.
Poco più di cinque minuti dopo i piloti cominciavano gradualmente a tornare in pista, e, a 37 minuti dalla fine, la sessione aveva un nuovo leader, M. Márquez, che ha concluso un giro in 1:30.590s. Fino a quel momento Pecco Bagnaia non aveva ancora veramente tentato un attacco ai tempi ed era, per ora, al 14° posto.
Acosta ha ripreso a spingere e è salito nuovamente in cima alla classifica dei tempi, e nonostante la vicinanza di M. Márquez, che ha migliorato il suo tempo, il rookie continuava a mantenere il primo posto con 1:30.411s.
Nel frattempo, un po’ di giochi mentali hanno coinvolto Martín e i piloti della fabbrica, prima Bagnaia dietro lo spagnolo e poco dopo Bastianini, con il #89 che si è lasciato sorpassare per mettersi subito dietro l’avversario, ma «solo» per poi far sì che il #23 si lasciasse nuovamente sorpassare.
È seguita la caduta, alla curva 16, di Aleix Espargaró. Da notare che in questa fase della sessione non c’era alcuna Aprilia tra i primi dieci, contrariamente alla Yamaha, con Fabio Quartararo già ben posizionato, al settimo posto.
La situazione è cambiata poco dopo, e con questa che entra nella fase finale, con 20 minuti da correre, i primi dieci erano così ordinati: Acosta, Bezzecchi, M.Márquez, Di Giannantonio, Martín, Quartararo, Viñales, Bastianini, Morbidelli e R. Fernández.
Nel garage della Ducati sembrava esserci molta attenzione per Bagnaia, con il pilota che usciva e rientrava rapidamente in pista e fin da subito circondato da vari membri e dalla dirigenza della casa costruttrice.
Aleix Espargaró nel frattempo è tornato a cadere, senza gravità e ancora una volta alla curva 16. Martín era in pista con una gomma morbida nuova sul retro della sua moto e certamente avrebbe attaccato i tempi, con Acosta ancora in testa, con 0.004s di vantaggio su Bezzecchi.
E Martín ha chiarito subito le sue intenzioni… e le ha realizzate, con un giro in 1:30.317s, e nel giro successivo ha migliorato il suo tempo entrando nel secondo 29, in 1:29.670s, facendo così il giro più veloce di sempre a Mandalika. Johann Zarco era secondo piazzandosi a 0.574s.
A 11 minuti dalla fine della sessione, Acosta ha trovato anche lui al secondo 29, proprio come Bastianini. L’italiano aveva settori in rosso, ma il terzo settore non era particolarmente sorprendente; tuttavia ha recuperato e si è portato in testa alla sessione, lasciando Martín a 0.040s, stabilendo così un nuovo record.
The Beast blasts through the finish line AND CLOCKS A NEW LAP RECORD! 🔥@Bestia23 keeps that momentum going 💪#IndonesianGP 🇮🇩 pic.twitter.com/6OirlPRevv
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Intanto Binder è andato a terra, senza conseguenze per il sudafricano, e si notava anche il miglioramento di Bagnaia, che si trovava in nona posizione, garantendosi provvisoriamente la Q2.
La sessione era ormai agli sgoccioli e Álex Márquez è andato a terra, mentre Pecco Bagnaia sembrava guadagnare fiducia in pista: il campione del mondo stava mantenendo un ritmo forte e si trovava sotto il tempo record di pista, ma alla fine non è stato sufficiente per passare in testa alla sessione, chiudendo con un giro piuttosto forte che lo ha lasciato in terza posizione.