I dati sono una delle cose più importanti quando si tratta di sviluppo di moto e la Ducati ha sfruttato al massimo il numero di moto che ha in pista – ancora otto – ma il numero sarà inferiore a partire dalla prossima stagione, sei. La Ducati ha utilizzato i dati di tutte le moto per fare progressi, e non solo delle più aggiornate, e questo ha fatto parte del percorso verso il successo, come ha ricordato Gigi Dall’Igna.
‘Siamo probabilmente il primo costruttore a cercare di utilizzare i dati della squadra satellite per migliorare la moto e, ovviamente, avremo meno opportunità di farlo in futuro. Gli altri costruttori hanno imparato che era possibile fare qualcosa del genere e, quindi, questa è la realtà’, ha dichiarato il Direttore Generale della Ducati Corse citato su motogp.com.
Il responsabile ha poi sottolineato il fatto che il costruttore italiano diventerà ‘più debole’, in un certo senso, a causa del fatto che avrà meno moto in pista a partire dal 2025, non solo perché ci saranno meno due moto, ma anche meno macchine di fabbrica: ‘In generale, siamo più deboli di quest’anno perché il numero di piloti sarà minore nella prossima stagione, ma d’altra parte, per una squadra di fabbrica, avremo probabilmente i migliori piloti di sempre nella storia della Ducati’.
E se il numero di moto diminuirà, gli avversari stanno, stagione dopo stagione, portando via tecnici agli italiani, che portano con sé conoscenze: ‘Gli altri ci portano via non solo i piloti, ma anche molti tecnici; Yamaha, Aprilia, Honda ora. Di certo questo è uno stimolo per fare del nostro meglio’.
Fabio Di Giannantonio sarà l’unico a guidare una moto di fabbrica nel 2025, oltre alla nuova coppia della Ducati, Pecco Bagnaia e Marc Márquez.