La KTM è alla ricerca del suo momento migliore e attualmente ha in Brad Binder il suo (secondo) miglior pilota, a soli due punti da Pedro Acosta. Il pilota sudafricano è diventato il volto del disappunto del team, illustrando alcune delle difficoltà riscontrate soprattutto con il frontale della RC16.
Il numero 33 ha spiegato che la parte anteriore della moto è quella che ha causato più problemi e a volte sembra trasmettere una sensazione di comfort che aiuta a andare più veloci, ma allo stesso tempo rende anche molto facile cadere. Binder ha sottolineato che c’è una linea molto sottile da seguire:
– Stiamo lavorando su una linea sottile, con il frontale della moto. Sembra che se rimani sulla moto puoi andare molto veloce, ma è anche molto facile cadere, proprio con il frontale della moto, ed è stata questa la nostra sfida più grande. Abbiamo trovato un po’ di margine in alcune aree, ma allo stesso tempo ne abbiamo perso in altre.
Attualmente, ha notato Binder, è molto facile cadere, cosa che va in linea con le dichiarazioni che ha fatto e anche con gli incidenti degli ultimi GP: “Al momento sembra che la nostra ultima configurazione ci dia pochissimi avvertimenti con il frontale ed è molto facile cadere”.
Nonostante i problemi, il settimo classificato nel mondiale crede che il team sia molto vicino a tornare ai risultati tanto desiderati e che la situazione non sia così terribile come potrebbe sembrare: “Per quanto le cose non sembrino fantastiche al momento, non sono nemmeno così brutte come sembrano, e credo che siamo solo a pochi piccoli cambiamenti di distanza per riottenere i nostri risultati”.