Danilo Petrucci ha avuto una domenica a Misano che non dimenticherà nei prossimi giorni, poiché ha lottato in pista con molti dolori e è riuscito a terminare la gara in una posizione molto competitiva, arrivando addirittura a dire che non si aspettava di leggere il finale.
È incredibile. Non mi aspettavo di essere qui. Penso che, dopo sabato, pensavo che ci fosse qualcosa di sbagliato. Non sapevo come ci fossi riuscito! Questa domenica mattina, mi sono svegliato e non sapevo come avrei potuto resistere a due gare”, ha detto citato sul sito ufficiale del campionato.
Petrux ha parlato dopo la prima gara di domenica: ‘Nella gara Superpole, la partenza non è stata molto buona. Ero preoccupato di potermi schiantare. Molti piloti mi hanno sorpassato, ma sono stati molto aggressivi tra di loro e si sono scontrati. Dopo alcune giri, mi sono trovato in nona posizione e ho detto: “Oh, perfetto!”‘.
Il pilota italiano del team Barni Spark Racing ha continuato: ‘Nella Gara 2, quando sono uscito per la prima volta dalle box, ho frenato alla Curva 4 e ho sentito molti dolori. Sono entrato sulla griglia di partenza e ho detto al mio team: “Forse faccio qualche giro per vedere”. Sembrava un coltello sulla mia spalla. Ho avuto una partenza molto buona. Le prime curve sono state buone e sono riuscito a mantenere il ritmo, nonostante i forti dolori’.
In seguito, ha anche analizzato la concorrenza e ha ricordato una battaglia specifica con un compagno italiano: ‘Ho visto [Axel] Bassani non molto lontano, quindi sono andato con lui, perché stavamo cercando di aprire la strada per i piloti dietro di noi. Aveva dei problemi e sono riuscito a superarlo, ma gli ultimi quattro giri sono stati un incubo. Ho cambiato idea, ma quando ho attraversato il traguardo, mi sono sentito come se qualcuno mi avesse pugnalato la spalla destra’.
Non è stato affatto confortevole per lui, che ha chiarito: ‘Avevo dolori. È una sensazione incredibile, perché è stato molto doloroso, ma allo stesso tempo mi sono ricordato che dopo la caduta il medico mi ha detto: “Non so se riuscirai a tornare a guidare in bicicletta” e dopo due mesi ho finito al sesto posto. È stata una sensazione mista di dolore e gioia; qualcosa che mi fa piangere!’